IGIENE IN ETÀ PEDIATRICA
Spazzolarsi i denti si sa non è lo sport preferito. E’ difficile per un adulto seguire le norme minime (spazzolino 3 volte al giorno), può sembrare impossibile per un bambino. Però le regole apprese da piccoli saranno poi automaticamente seguite con meno sforzo.
Da bandire nella maniera più assoluta l’uso di tettarelle o ciucci imbevuti nel miele o zucchero! Il piccolo magari smetterà di piangere ma da quel momento pretenderà sempre di avere la sua dose di dolce. Si innesca una spirale che porta a distruzioni cariose che interessano quasi tutti i denti da latte presenti con futuri problemi. Ricorda che ogni assunzione di cibo fa precipitare l’ambiente orale verso un Ph “acido”. Se poi in cibo è a base di “zuccheri” i batteri che ne sono causa vano in attivazione ulteriore.
E’ importante abituare il piccolo all’uso dello spazzolino a partire dalla comparsa dei primi dentini. Esistono spazzolini ultramorbidi e per nulla traumatici, che vanno usati dalla mamma come gioco (il bimbo per istinto li porterà in bocca). Per poi passare sempre come gioco allo spazzolamento vero e proprio. Essendo l’eruzione dei denti progressiva si sarà facilitati, perché si inizia con lo spazzolare 2/4 incisivi e mano a mano che se ne aggiungeranno altri ci si estenderà alle altre zone progressivamente facilitando l’abitudine. (video mia figlia Francesca).
L’incidenza della carie diminuirà progressivamente con il passare degli anni.
Tra i motivi ci sono il cambio di dieta con riduzione di cibi al alto contenuto di “zuccheri” e la maggior capacità alle normali pratiche di igiene (un ragazzino di 13 anni sarà più abile ed autonomo). I controlli periodici programmati presso il nostro studio con l’ausilio degli Igienisti serviranno ad ulteriore supporto.
Arrivati ad una età che definiremo adolescenziale (10/16 anni a seconda del sesso) molto importante diventa l’uso del filo interdentale. Questo è un filo appunto che può essere costituito in vari materiali. Meglio se esente da cera perché ha minor potere detergente e di pulizia. Viene utilizzato una volta al giorno negli spazi tra un dente e l’altro; con cautela, dopo aver eseguito l’igiene con lo spazzolino. Serve ad evitare il formarsi di carie negli spazi tra 2 denti vicini. Questa tipologia di carie che definiamo “interprossimale”, è particolarmente insidiosa in quanto spesso invisibile. Parte cioè nell’interstizio tra 2 denti ed è spesso nascosta. Si manifesta a seconda della soglia del dolore individuale solo quando raggiunge una certa dimensione. Le pratiche di igiene orale con spazzolino prevedono l’uso di dentifrici fluorati.
Fluoro in crescita
Perchè il FLUORO? E’ un elemento presente in natura e contenuto nei cibi e acque potabili in varia quantità. Basta guardare l’etichetta di una acqua minerale per valutarne la presenza o meno. Il fabbisogno giornaliero varia con l’età ed in particolare con il peso corporeo.
Una carenza di fluoro crea una minore resistenza di ossa e denti. Il fluoro degli alimenti si fissa infatti tramite il metabolismo del nostro corpo alle componenti mineralizzate aumentandone la resistenza. Questo per dosi giornaliere che non superino 1mg al giorno. Superando i 2 mg al giorno iniziano però a manifestarsi problemi di pigmentazione ai denti ed eccesso di mineralizzazione alle ossa. Siccome non è dato di sapere quanto fluoro singolarmente viene assunto con l’alimentazione (quello dell’acqua e alimenti), OMS sconsiglia di integrarlo tramite gocce o compresse da dare ai bambini in crescita.
Per decenni e a partire dagli anni 50, in molti paesi alcuni del nord Europa, è stata avviata una campagna di mineralizzazione delle acque potabili e talvolta latte. Questo per compensare le eventuali carenze.
A distanza di molti anni oggi si conoscono gli effetti negativi dell’eccesso di assunzione quindi per prudenza si preferisce sconsigliare l’assunzione supplementare con gocce o compresse. Si raccomanda invece l’uso topico e cioè locale in dentifrici, gel e collutori. In tal modo non essendo ingerito il fluoro non può dare luogo a sovradosaggi. Io sconsiglio l’uso costante e rutinario dei collutori orali, per una questione di praticità e costi. Il fluoro di un buon dentifricio è più che sufficiente. Per bambini che abbiano dimostrato una alta suscettibilità alla carie (numero di carie e test salivari specifici), raccomandiamo periodiche applicazioni di gel fluorati o lacche specifiche da applicare localmente.
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