ORTODONZIA PRECHIRURGICA
Quando le terapie ortodontiche e intercettive non vengono affrontate per tempo in periodo pre sviluppo o prepuberale, le relative alterazioni di crescita in difetto o in eccesso delle ossa mascellari, possono solo avere una risoluzione in età adulta con l’intervento di un chirurgo maxillo facciale. Se non ho potuto o voluto risolvere la alterazione in età pediatrica non ho alternative. Questo concetto è valido “solo” per quelle persone nelle quali l’alterato combaciamento dei denti si accompagna ad alterazioni estetiche importanti del terzo medio e inferiore del viso. Questo qualora dopo una approfondita diagnosi ortodontica, e comprensione dei problemi e motivazioni del paziente, risulti che lui stesso vuole migliorare oltre che il semplice allineamento dentario l’estetica dei tessuti “molli”.
In presenza di difetti scheletrici in eccesso o difetto, i denti si inclinano “per compenso”.
Cioè nel tentativo di combaciare tra il sopra ed il sotto, si inclinano, allungano e si spostano. Ecco che nella fase che precede la chirurgia maxillo facciale, lo Specialista in Ortodonzia riporta tutti i denti in posizione “ideale”per rendere possibile il lavoro del chirurgo. Solo in questo modo il paziente dopo l’intervento potrà svegliarsi con una dentatura perfetta ed un ingranaggio dei denti corretto al 90/95%. Subito dopo la chirurgia ( che viene eseguita con l’apparecchio in situ), l’ortodontista con piccole correzioni raggiunge il 100%.
La moderna chirurgia maxillo-facciale ha fatto, come la chirurgia ortopedica passi da gigante, riducendo moltissimo i disagi post operatori. Questo è tanto più sentito per un distretto quale quello orofacciale che di perse’ e’ complesso e dove hanno sede la maggior parte di centri di senso. Il paziente maxillo facciale da chirurgia ortognatica è quindi oggi molto più facilitato nell’affrontare un disagio notevolmente inferiore a quello di alcuni decenni fa.